Parentesi

Parentesi

Parentesi

di sole dopo un temporale,

di parole tue lasciate nella notte

e di rossi,

come di maggio.

 

Come sono rossi i rossi di  maggio. Diversi dal rosso di giugno, più chiaro, sfumato appena dal viola, quel viola delle gocce rimaste tra i petali dopo le piogge.

La sua forma, senza odori.

Come parole, lasciate lì, di notte, a raccontare storie, silenzi e paure di non vissuti, di chi poi? Di quel “Noi” immaginario, di un’amore rimasto segreto, che non muore perché mai nato. Un’amore fatto di istantanee scattate su frasi scritte, sussurrate appena tra l’aria fresca di aprile, un aprile troppo giovane, un sole troppo freddo per crescere.

Rimane, così rimane, non si cancella, non s’arrampica, non controlla.

Non ritorna, ormai, indietro, lo vedo sfocato ogni giorno, tra le pagine bianche e sfondi neri di macchie senza risposte.

 

(Paragrafi)

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