Author Archives: lascrittoressa
Vuoti a perdere
Quando il vuoto non è molto profondo, pensi che, alla fine, sia più semplice salvarsi.
Poi scopri che tu sei dalla parte sbagliata e niente, mentre guardi il bordo allontanarsi torni a fissare il cielo.
©LaScrittoressa
Il punto della sera
C’è un punto lì nella sera in cui, certe volte, l’aria passa quasi come un rimprovero, dopo il tuono, la pioggia, che fraziona l’estate – una metà d’agosto – un quarto di voce che non chiede, quella forma perfetta che s’allunga.
Lanci le parole come sassi, dal punto più in alto verso il centro, s’incastrano sicuramente tra le case della città sommersa e ti chiedi quanto lunghi potrebbero essere i giorni fino all’anno dopo.
Una sacca troppo piena, quel trascinarle con fatica e poi, tutte parentesi aperte, paragrafi sgrammaticati lasciati come barchette di carta alla deriva.
Ti giri e torni, dove hai imparato che l’aria è anche verde, bianca, non solo azzurra. Dove alla fine hai visto che sembra più tuo ciò che non era e meno, ciò che in fondo, è sempre stato.
(Paragrafi)
Era il 1996
“C’è stato un tempo in cui credevo, credevo forte, nonostante chi, in tutti i modi, ha cercato di fermarmi, di distruggermi, chiudermi.
Sono sempre riuscita ad uscire. Andare. Non fermarmi.
Ho cambiato il colore dei capelli perché nel giallo risiedeva l’oro dell’estate, li ho tagliati perché nel lungo sarebbe rimasta impigliata la parte più debole di me, quella che mi spingeva oltre mentre dovevo frenare di più, ormai.
Resta una carta opaca oggi, un rullino vecchio avvolto bene al buio, tanti fogli scritti d’azzurro di un luogo che non esiste più. “
(Paragrafi)
©LaScrittoressa
Photo archivio Giuliano Offidani ❤
Chi resti
Dov’è quella donna?
chi resti tu senza di lei?
i filtri girati su tavole chiuse
con i chiodi piantati a tenere
quel che resta
ogni gabbia
ogni grammo di pelle tenuto
lasciato morire senz’ acqua
senz’altro che niente
stai zitta ché tanto è banale
lo stesso “va bene” ogni giorno.
©LaScrittoressa