Marche Storie Sant’Angelo in Pontano Mc

Mi emoziono ogni volta, non mi sento mai all’altezza di questa parola così grande che è la poesia. Il tempo è sempre troppo poco quando ci si mette in ascolto della parola.

C’è poi questa convinzione che la poesia sia una lettura di nicchia, una cosa difficile, una cosa che si esclude perché non si capisce, invece vi dico di no.La poesia che non ci hanno fatto capire è quella che non sono riusciti a trasmetterci, quella che non apprezzavano nemmeno loro e soprattutto, non la sapevano.

Non è intrattenimento certo, la poesia ti arriva addosso, ti entra dentro, ti colpisce lì dove non credevi ci fosse uno spiraglio aperto (lo ripeto continuamente) ed è ovvio che inviti a riflettere. Pochissimi però vogliono farlo, riflettere intendo, spesso si preferisce evadere, pensare ad altro, ché dentro abbiamo sempre quei sassolini scomodi di cui vogliamo scordarci.

Maria grazia calandrone dice che “la poesia non serve a niente e proprio per questo è indispensabile”, perché è quella parola che ti trova, è traccia di una biografia, una condivisione che passa da un io a un tu, un atto di libertà.

Questo è un tempo veloce, la poesia ci invita a rallentare, restare in ascolto: degli altri, di noi stessi e del mondo.Ai bambini e ai ragazzi aiuta a tirare fuori le emozioni, a dargli un nome, aiuta a sviluppare meglio il linguaggio usando l’etimologia (dentro alla radice della parola si nasconde spesso una possibile via per il tappeto metaforico), insomma, per i ragazzi potremmo trasformarla in “un’arte magica della trasformazione e della trasfigurazione” come insegna Isabella leardini nei suoi laboratori di poesia!

Perciò questi incontri sono necessari, perché un po’ per volta, sono sicura che arriveranno a toccare anche le corde più profonde di chi continua a correre.Non potevo dire queste cose senza avere un tremolio nella voce, ecco perché le scrivo.

(In un altro post risponderò anch’io alle domande che ho fatto ai poeti ospiti❤️).

Un grazie immenso al presidente Giampiero Feliciotti che ha permesso questo incontro, Fabio Macedoni per le foto, le letture e il supporto prezioso, gli autori presenti, Norma Stramucci, Marco Di Pasquale, Filippo Davoli, e il meraviglioso cantastorie Adriano Marchi, (e anche quelli non più presenti ma vivi nelle parole🖤) che ci hanno fatto dono della loro poesia, l’organizzazione, chi ci ha fatto dono della sua arte, chi è venuto ad ascoltare, il comune e in special modo la sindaca, una persona davvero meravigliosa!

Grazie a tutti tutti tutti❤️

da qui

da questo testo di Marta

Forse, non c’è una parola sola per me.

Sono tante le vite, le storie, le ceneri

Come le streghe, posso dirti, bruciate

Sui frassini che adesso guardo fiorire.

Sono come un pezzo di tela grezza

Rattoppata e ricucita troppe volte.

Non si vedono le catene che ognuno porta

Addosso e la memoria è la stessa

Degli alberi. Dei miei viaggi conto i passi

Ogni mattina, il percorso breve, le fioriture

e la strada uguale da troppo tempo.

Eppure, i racconti cadono sui fogli come

Storie degli altri mentre la poesia, ecco,

Quella è il mio unico andare, è il sentiero

Che cerco di seguire, per non perdermi

E bruciare, un’altra volta ancora.

🌟

Grazie per le tue di parole, per le immagini che mi vedono di più, che sono come io non pensavo di tornare.

❤️

#martasieffphotography

marta giovannini photo 💛

su Autori d’Italia

grazie a Debora Fazio per questa opportunità, perché non solo ho potuto parlare del mio libro, ho anche raccontato il mio pensiero sulla poesia e sulla sua bellezza ❤️

buona visione 🌟

Un mio inedito su Pelagos Letteratura ❤️

Ringrazio il Professor Umberto Piersanti, la sua scuola e i collaboratori di questa magnifica rivista per lo spazio, sono davvero in ottima compagnia! 💛 Grazie