E poi dimmi
che suono fa quel rumore di ciò che non esiste?
E poi dimmi
che suono fa quel rumore di ciò che non esiste?
La consapevolezza della logica, che in certi silenzi, ha il significato dell’amore.
Tutti questi fiori rosa su gli alberi che costeggiano l’asfalto, mentendo all’aria e ad una primavera, senza neanche una rondine.
La strada, m’inghiotte oltre questa nebbia che piove, fermando un po’ il colore, tra i fiori e te, in questo sparire, rimanendo solo parole.
Il freddo di questo inverno screpola, crea sospensioni di luce e trame senza ombra.
Dei pianti restano gocce, ogni goccia rimane appiccicata rigando la pelle, già sbiadita, monocromatica, come i pomeriggi di febbraio senza le viole.