Una filigrana sottile
quell’intreccio dove curva
la leggerezza della vita.
Una filigrana sottile
quell’intreccio dove curva
la leggerezza della vita.
Dai una forma al desiderio –
se complessa, ne vieni cancellato.
Attraversi gli anni, congiunti
in uno spiraglio
incastrato, una porta chiusa –
la felicità degli altri
ti consuma, ti cancella.
Uno sguardo che mente
a vendicare una vita
che hai rovinato soltanto tu.
Le geometrie del buio ad appiattirne i contorni.
E’ curvo il giorno che sale, e sulla luce il vero, il rosso,
la forma perfetta del tempo.
Strade che incroci.
Perdersi tra i solchi verdi del grano che vanno oltre,
verso il fondo di una sera –
e sul confine, una fotografia.
E’ arrivato maggio,
il sole alla fine del mese –
i giorni accavallati sulle colline di fronte –
una stagione stretta
dalle finestre chiuse.
(foto di A.L.)