Incroci

incroci

Incroci.
Incroci gente, persone, sentimenti.
La gente passa, le persone si soffermano più o meno il tempo in cui si è impresso il loro ricordo e i sentimenti… be’, quelli s’incrociano ogni giorno. Nostalgie, tenerezza, amore, rimorsi (perché di rimpianti vi auguro di non averne mai), essere incazzati (altro termine non lo esprimerebbe a sufficienza).
Hai nostalgia di un giorno, di momenti in cui tutto combaciava alla perfezione, la tenerezza che ti fanno i bambini nella loro schietta innocenza, l’amore che in qualsiasi modo si viva e’ una costante. Il rimorso invece di qualcosa che avresti per forza dovuto fare che se non fosse per la stupida ragione, l’istinto, e’ sempre da valutare attentamente.
L’essere arrabbiati non è come essere incazzati. Quando sei arrabbiato può passarti, quando sei incazzato e’ difficile che riesci a tornare sereno.
Naturalmente constatazioni, le mie.
Conosco donne incazzate con tutto il raggio che le circonda (500 chilometri circa) soltanto perché quando erano arrabbiate nessuno ha dato importanza  al loro stato d’animo. Evidentemente già poco attente al loro rapporto che quel deteriorarsi giorno dopo giorno ha creato indifferenza, creando a sua volta, mostri.
Si’ ci sono donne come mostri, orfane di buon senso, donne che soltanto perché pensano di aver dato (il quantificare poi e’ assolutamente soggettivo) pretendono che chi le abbia amate chiuda occhi e cuore quando lo decidono loro. Donne che non hanno un carattere purtroppo, se lo creano in base alle persone che incontrano, cambiando opinioni così velocemente come cambiano amiche per la pelle o innamoramenti non contraccambiati. Così non appena si trovano ipoteticamente sole (perché sole non ci sanno stare quindi hanno sempre una riserva) le vedi fare cose, che neanche le loro figlie farebbero mai… Con la scusante di essere ferite quando in realtà tengono il coltello in mano per ferire chiunque.
Vogliono far male a quella persona che pensano l’abbia fatta soffrire quando in realtà è lei che continuerà a soffrire soltanto perché non riesce a star bene con se stessa. E’ inutile prendere soldi (che non erano nemmeno suoi), toglierli con ogni pretesto a quel poveretto che ha avuto la sfiga d’incontrarla, fare vacanze ed arrivare al di là del mondo se le mancanze che hanno non riescono a colmarle neanche quando hanno tutto, senza sottrazioni.

All’inizio ci si spaventa, perché potresti finire nel loro gioco perverso senza accorgertene, poi, non appena tutto si fa chiaro, cominci a provare pena per loro, compassione perché soffrono pur facendo soffrire gli altri quindi smetti di considerarle. Inizi a guardare da un’altra prospettiva e ci vedi tutto un mondo che loro, purtroppo non vedranno mai, tanto accecate dall’invidia della felicità di chi se la gode, la vita, invece di rincorrerla in tutto quello che poi, la serenità non gliela darà mai.

(E io, scusate, adesso, me la godo. Con tanto di risata)

(Paragrafi)

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