L’ALBERO DI CILIEGIE
La carta da zucchero
era appiccicata proprio sopra.
Fino in fondo gli angoli
arrotondati dallo spazio sottostante.
C’è un altro odore quassù.
L’aria fredda prende i rumori di città,
quel grigio dell’umidità che
colora le giornate d’inverno.
Nessuno mi ha mai portato via da dov’ero.
Tutto si modifica con gli anni che passano,
niente rimane immutabile mutando
nei minuti che seguono il tutto che si trasforma.
L’impazienza spesso e’ soltanto il non aspettare
impotente tutto ciò che scorre senza toccarlo.
Eppure in tutto questo tempo,
arrampicata nel punto più alto
dell’albero di ciliege,
aspettavo in silenzio soltanto te
E per fortuna che alzando lo sguardo
mi hai vista.
Ora siamo lì sopra in due.
Voglio scendere con te.
(da “Le geometrie dei sentimenti” 2013)
http://www.ibs.it/code/9788859117872/nostrale.html