Il mio ritardo nello scrivere degli eventi, delle cose, credo dipenda dalla distanza che, ormai, metto tra me e la penna. Negli studi che ho fatto, che continuo a fare in questi anni, ho appreso questo sguardo interiore, questo viaggio, questo modo di guardare, anche gli alberi. Le parole arrivano dopo, con la consapevolezza di aver cercato di usare quelle giuste, ripescarle dalla memoria in cui sono congelate. L’incontro di lunedì 3 febbraio all’Uniper mi ha regalato la bellezza della condivisione, l’attenzione alle parole, la speranza di una poesia vera e per questo ringrazio la Rettora Aurora Mogetta, la poetessa Norma Stramucci (mia insegnante, quasi madre di versi, da sempre e per sempre), il comune, tutte le persone che hanno reso possibile questo evento e quelle che sono intervenute dialogando con me e Roberto Marconi. Ringrazio anche Giandomenico Papa e Marina Baldoni per le foto ❤️









